Chi scrive, illustra e fotografa
per biciclette di foglieviaggi

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 VERSO IL NUOVO SITO WWW.FOGLIEVIAGGI.COM


ANGELO MELONE (Nato nel '56, giornalista prima a l'Unità poi a Repubblica. Ama fare molte cose. Tra quelle che lo avvicinano a questo sito: la passione per i viaggi, tanta bicicletta e i trekking anche di alta quota) 


VITTORIO RAGONE (ha fondato il sito. Nato a Castellammare di Stabia nel 1955, ha lavorato prima all'Unità poi a Repubblica. Ama il trekking e l'opera, lo appassionano le nuove tecnologie e la fantascienza. Tifa Juve Stabia e Napoli, in sequenza)

MANUELA CASSARA’ (Roma 1949, giornalista, ha lavorato unicamente nella moda, scrivendo per settimanali di settore e mensili femminili, per poi dedicarsi al marketing, alla comunicazione e all’ immagine per alcuni importanti marchi. Giramondo fin da ragazza, ama raccontare le sue impressioni e ricordi agli amici e sui social)

ADRIANA TESSIER (Nasco a Latina, dove vivo, nel 1961. Musica e arte sono il mio percorso, il suono e il segno il mio modo di raccontarlo. Per passione e professione)


ANDREA SATTA (Cantautore, scrittore e voce dei Têtes de Bois, ogni giorno fa il pediatra nella periferia romana. A 8 anni viene selezionato per lo Zecchino d’Oro, ma la sobrietà familiare fa naufragare il progetto. Ripiega sul ciclismo, la geografia, la medicina. Nel 1992 fonda i Têtes de Bois. Tra i principali eventi ideati e in cui ha svolto il ruolo di direttore artistico “narrante”: il “Palco a Pedali”, “Stradarolo”, “Mamme Narranti”. Con i Têtes de Bois è stato premiato con la Targa Tenco 2002 (come interprete) con “Ferré, l’amore e la rivolta”, nel 2007 con “Avanti Pop”, e nel 2015 con “Extra”. Ha scritto I riciclisti , Ci sarà una volta, Officina millegiri, Mamma quante storie!, Pise e Pata)

GIANCARLO BROCCI (Da Gaiole in Chianti. Cominciò a sentir parlare e leggere di ciclismo quando ancora Coppi inseguiva i suoi ultimi traguardi. Laureatosi in Medicina e Chirurgia, ha sempre fatto altro. Prima la politica, interrotta con il libro “Ridatemi il Pci” - estate ’88, prefazione Michele Serra - . Poi lo sport, lottando contro i professionisti e il business che si stavano rubando ogni giocattolo. Ma è oggi soprattutto l’inventore de L’Eroica. Altri suoi libri: “Bartali, l’ultimo eroico” e “Bartali, mito oscurato”, L’Eroica, storie, imprese e sogni sulle strade bianche”)


PAOLO BELLINO (Istigatore di ciclabilità in Italia, deciso a eliminare le automobili dalle città. Refusi creativi in un'agenzia di stampa dal 1991. Animatore del sito  http://www.movimentofisso.it/, del blog di politica della mobilità in bici https://www.rotafixa.it/ e del blog di viaggio  https://escoafareungiro.wordpress.com/ )


GIOVANNI BATTISTUZZI (Nato nel giorno più freddo del secolo scorso a Conegliano, là dove la pianura veneta finisce e inizia il Prosecco. E anche le colline. Lavora al Foglio dal 2014. Scrive di sport e si occupa di tutto ciò di cui si dovrebbe occupare un social media manager. Due libri in libreria: Girodiruota - Stampa alternativa, 2014 - , lo stesso titolo del blog che tiene sul sito del suo giornale, e Alfabeto Fausto Coppi - Ediciclo editore, 2019 - , scritto con Gino Cervi e illustrato da Riccardo Guasco. Ogni tanto scrive racconti. Sempre in libreria trovate: Il Marsigliese  in Fausto Coppi, una vita in più - Bolis, 2021 -, Sboccia la rivoluzione in Per rabbia o per amore - 66th and 2nd, 2020- , La fata bicicletta in Con la penna e senza scarpe - Armando editore, 2019 -)

 

 

GINO CERVI     (Classe 1964, la  stessa - ma solo in senso anagrafico - di Gianni Bugno. Segue il ciclismo dai tempi delle lacrime di  Michele Dancelli sul palco di Sanremo. Da 35 anni lavora nell’editoria: dizionari, enciclopedie - prima di carta, poi in cd-rom e infine sul web -, manuali scolastici di letteratura, storia e geografia, guide turistiche, storie di sport. Fa abitualmente il "meccanico" dei libri degli altri, ma qualche volta gli è capitato di correre in proprio. Sua miglior stagione il 2019, quando ha scritto un libro su Coppi e uno sul Milan. Va - ma piano - in bicicletta e vorrebbe farlo di più - ma sempre piano).


STEFANO ELMI (Nato a Barga - Appennino Tosco-Emiliano -  il 4 Luglio del 1982. Ama scrivere e andare in bicicletta, fare trekking e sci-alpinismo. Il suo diario di bordo si chiama scrittimaiali.com.  Di recente, a seguito di un suo viaggio esplorativo in bicicletta fra Canada ed Alaska, ha scoperto che “In Alaska fa caldo”e ne è nato un libro edito da Ediciclo)


ALESSANDRO CALDERONI  (68 anni, milanese di nascita. Le mie passioni? Forse troppe. La bicicletta è la prima: cicloturista da 50 anni. Ho girato le Alpi, con una passione per i Passi: quelli sopra i 2000 li ho scalati tutti. Ho traversato l’Italia da costa a costa in 11 itinerari, con un minimo bagaglio ma con tanti amici. Poi lo sci alpinismo e la montagna in genere: anche qui, fatica e soddisfazione, splendidi panorami e silenzi infiniti. La passione per la natura ha altri risvolti: coltivo l’orto, i fiori, mi piace lavorare il legno e da qualche tempo mi diletto anche col disegno botanico e naturalistico)

 


ALBERTO FIORIN  (Nato a Venezia nel 1960. Non ha la patente e da oltre trent’anni utilizza la bicicletta per viaggiare e conoscere il mondo con spedizioni ciclistiche in Unione Sovietica, in Cina, in Medio Oriente, in Scandinavia, in Egitto, in Africa. Tra i suoi libri “Strade d’Oriente, in bici da Venezia a Pechino”, “Shalom Shalom, da Venezia a Gerusalemme in bicicletta”, “Il vento dei fiordi, da Venezia a Capo Nord in bici”, “Carrettera Austral, strada alla fine del mondo”, e molte guide alle ciclovie in Italia e Europa)

MASSIMILIANO DI GIORGIO (Roma, 1965. Ha lavorato negli anni Novanta all’Unità, poi all’agenzia Reuters. Dal 2019 è un freelance. Scrive praticamente di tutto, tranne che di sport)

GIANNI VIVIANI (Milano 1948, fotografo, nato e cresciuto professionalmente con le testate del Gruppo Condè Nast, ha documentato con i suoi still life i prodotti di molte griffe del Made in Italy. Negli ultimi anni ha curato l’immagine per il marchio Fiorucci. Ha anche lavorato, come ritrattista, per l’Europeo, Vanity Fair e il Venerdì di Repubblica)

PAOLO BRANCA   (Cagliaritano, 1958. Giornalista in pensione dopo una vita professionale trascorsa interamente a l'Unità. Tra i suoi vanti aver visto il Cagliari vincere lo scudetto e aver corso sei volte l’Eroica da 135 chilometri)


GIORGIO OLDRINI (Sono nato 9 mesi e 10 giorni dopo che mio padre Abramo era tornato vivo da un lager nazista. Ho lavorato per 23 anni all’Unità e 8 di questi come corrispondente a Cuba e inviato in America latina. Dal 1990 ho lavorato a Panorama. Dal 2002 e per 10 anni sono stato sindaco di Sesto San Giovanni. Ho scritto alcuni libri di racconti e l’Università Statale di Milano mi ha riconosciuto “Cultore della materia” in Letteratura ispanoamericana) 

MARCO PASTONESI (Ha scritto per ventiquattro anni per la “Gazzetta dello Sport”. Si divide tra due passioni: il rugby e il ciclismo. Su tutti e due ha scritto molti libri - tra cui Gli angeli di Coppi, Il diario del gregario, I diavoli di Bartali, con Fernanda Pessolano Attenzione ciclisti in giro. Ha affiancato Alfredo Martini nella scrittura dell’autobiografia La vita è una ruota)

 

PIETRO SCIDURLO (Classe 1978, studia per diventare geometra ma poi prende la strada  della informatica. Collabora a una startup divenuta oggi una delle piattaforme di ecommerce più conosciute per poi scoprire la sua passione per i viaggi. Percorre a piedi o in bicicletta più di 9000 km e nel mentre fonda Free Wheels onlus con l'obiettivo di aprire l'esperienza del cammino anche a persone con bisogni specifici. E ci riesce. Pubblica la guida "Santiago per tutti" di Terre di Mezzo Editore e permette a Free Wheels di aiutare circa 10mila persone ad incamminarsi. Pietro ha appena pubblicato "Per chi vuole non c'è destino").

PAOLO TAGLIACARNE (nato il 2 maggio 1955 a Napoli, immediatamente trapiantato a Milano, bocconiano “atipico”  - dal 1980. Ha sempre lavorato nella comunicazione e marketing per il settore dello sport. Tre figli, felicemente sposato, sportivo praticante a livello amatoriale, nel '95 fonda Turbolento Veloclub Milano - oggi Turbolento Thinkbike SSD - lanciando l’iniziativa “rimettiamolo in pista”, per il recupero e la tutela del Velodromo Vigorelli, ed iniziando a sognare e disegnare Strade Zitte per il cicloturismo sportivo)

 


NICOLANGIOLO ZOPPO (Nato a Roma nel 1968 ma cresciuto in Molise nel paese degli arrotini: Sant’Elena Sannita. Consegue la maturità classica nel 1987 e si dedica all’azienda di famiglia, nel settore della produzione degli accessori per profumerie ed estetica. Scopre il ciclismo nel 1996 come rimedio a un infortunio sul campo di calcio a cinque ed è stato amore a prima ...sella! Dal 2008 il ciclismo è la sua attività principale. E’ Direttore di Corsa dal 2013. Ha organizzato e diretto, tra l’altro, il Trofeo Centro d’Italia, la Granfondo del Matese, il Giro Lazio Master. Collabora con il Gp Laigueglia, il Gp Industria e Commercio, il Gp Liberazione di Roma e altre importanti organizzazioni, per la stesura delle grafiche di gara e la fornitura di servizi vari)

SIMONE CARBUTTI (Nato a Roma nel 1977, respira grande ciclismo da subito: il pro zio, Romolo Lazzaretti, fu ciclista professionista negli anni '20 assieme a Binda e Girardengo; nel 1916, il nonno, Remo Lazzaretti, apre il negozio di biciclette "Cicli Lazzaretti" che tutt’oggi, Simone,  gestisce insieme al papà Mario. Nel 1995 consegue la maturità scientifica e, dopo qualche esame alla facoltà di Sociologia, si dedica anima e corpo all'attività di famiglia. Nel 2013 apre un altro point Lazzaretti con centro biomeccanico all’avanguardia, sempre in via Bergamo, dedicato ai ciclisti più esperti ed esigenti che lo eleggono subito quale loro salotto buono.

SILVIA GOTTARDI (padovana - ex cestista nazionale, giornalista, fotografa/videomaker - insieme a Linda Ronzoni - milanese, graphic designer e art director - ha dato vita a Cicliste per caso. Grandi amanti della bici, hanno viaggiato in mezzo mondo e lo hanno raccontato. E’ appena uscito il loro libro sulle strade del Giro d’Italia - Ediciclo Editore)

 

 

TIMOTHY ORMEZZANO (classe 1975, laureato, sì, ma al Dams. Ha picchiettato tasti per Tuttosport, Repubblica e Corriere della Sera. Affamato, ahilui, più di calembours che di notizie. Se non è bravo a scrivere come suo padre Gian Paolo non è soltanto perché gli mancano due falangette della mano sinistra)



GIAN PAOLO ORMEZZANO (classe 1935, orgogliosamente non laureato - galeotti gli ultimi quattro esami di Giurisprudenza -, primatista di Olimpiadi seguite da inviato e invidiato speciale e di articoli scritti in prima persona proprio come l’ultima fatica letteraria, “Io c’ero davvero – Reportage da due virus: il Covid e il giornalismo”)

 

GIUSEPPE SMORTO (Giornalista, ha iniziato a "Repubblica" oltre quarant'anni fa. È stato caporedattore dello Sport, del "Venerdì", della redazione di Torino, per poi dedicarsi all'online: è stato responsabile e poi direttore di "Repubblica.it". Ha chiuso la sua carriera in redazione come vicedirettore del quotidiano. Ha da poco pubblicato "A Sud del Sud, viaggio dentro la Calabria tra diavoli e resistenti" per Zolfo editore)