Sanremo frena negli ascolti, ora è caccia al pubblico "over"

di MARCELLA CIARNELLI*

Il ragionamento sembrava quello giusto. Se l’Italia deve restare in casa dopo le 22 tranne che per non augurabili evenienze, allora del Festival non potrà fare a meno. Sanremo è Sanremo. Tanto più in pandemia, hanno pensato gli esperti. Tanto più in un periodo in cui gli spettacoli, i cinema, i musei, i luoghi di aggregazione e persino una birretta con gli amici sono un ricordo. E non si sa fino a quando. 

Ma non è andata così. Sarà per le continue allusioni al virus, per quelle poltrone vuote, per quei fiori sul carrello subito eliminati, troppo ospedale, sarà perché si va troppo per le lunghe. Bisognerà allora cercarli tra i palinsesti delle reti avversarie all’ammiraglia Rai, sui social più diversi, sulle piattaforme così in voga quel bel po’ di spettatori che del Festival della città dei fiori hanno deciso di fare a meno scegliendo altro, o il cuscino. Anche perché se a mezzanotte non hanno ancora cantato la metà dei cantanti in gara è difficile non agire di telecomando.

 Funziona la coppia Amadeus-Fiorello, da ieri grazie ad un pizzico di privato messo in piazza, per tutti ora sono Patato e Amorino, non solo per le rispettive consorti. Sdoganato il ballo e il canto il varietà sanremese seconda serata si è mosso sugli stessi binari della precedente. Con la differenza che le famose poltrone vuote questa volta sono state riempite di palloncini a forma di cuore, con le facce disegnate, i baffi e gli occhiali ed uno più trasgressivo ad esaltare una presunta virilità. Macchie di colore e un passatempo per Fiorello cui non sono proprio piaciuti e ne ha bucati strada facendo almeno la metà. Certo le sagome di Zoro a Propaganda Live sono un’altra cosa.


Si è venuto a sapere che il pubblico di quest’anno è particolarmente giovane. Ed allora, per coerenza, e per riacchiappare gli over largo spazio a Orietta Berti che dopo ventinove anni è tornata,  scintillante grazie allo stesso stilista di Achille Lauro, in gara al festival. Benvenuto al trio nostalgia composto da Marcella Bella, Fausto Leali e Gigliola Cinquetti. E Laura Pausini che non è over, ha tanta strada ancora da percorrere,  ma è un monumento indiscusso della canzone mondiale, cui è stato assegnato pochi giorni fa il Golden Globe. Per una canzone cantata in italiano, un riconoscimento mai concesso prima dagli americani. Ecco i giovani-vecchi del Volo che hanno omaggiato da par loro il maestro Ennio Morricone. Senza dimenticare Gigi D’Alessio assieme ad un gruppo di ragazzi cui, dice lui, non sarebbe stato consentito sognare e si sono invece ritrovati a portare sul palco dell’Ariston le loro speranze con uno scatenato “Guagliune”.

Un menù messo insieme per parlare al pubblico storico del Festival che con i rapper ha ancora qualche difficoltà. Non è che cuore e amore in rima siano sempre indispensabili. Però meglio accontentare gli uni e gli altri. Non è servito a risalire la china anche perché tradizionalmente la seconda serata è più debole. Nella prima parte poco più di dieci milioni con uno share del 41,2 per cento. La seconda quasi quattro milioni e il 45,7. L’anno scorso la prima parte fu seguita da quasi tredici milioni e uno share del 52,5 per cento.

Fiorello ha aperto indossando uno zainetto di piume nere. Chiara citazione della performance della sera precedente di Achille Lauro che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Molti se non ci fosse non avrebbero di cosa parlare. Un po’ come succede a certi politici. Molti di più ne riconoscono la genialità e il coraggio. “Godere è un obbligo, Dio benedica chi gode” ha detto e poi via con il suo Bam Bam Twist in look omaggio a Mina treccia compresa misura Rapunzel, mentre Francesca Barra e Claudio Santamaria si esibivano nella citazione del twist di Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Ma Fiorello ha aperto innanzitutto facendo un appello a che i vaccini arrivino al più presto e siano fatti a tutti per restituire a tutti la perduta normalità.



Una richiesta sacrosanta. Il Paese in questo momento è prigioniero di un virus che si esalta nella battaglia contro l’uomo e cambia in continuazione per cercare di vincere la guerra. Il virus gira tra noi ancora indisturbato, facilitato dall’incoscienza di tanti che ancora non hanno capito la gravità della situazione, anche assecondati da politici che pensano solo a trarne un vantaggio personale e dagli scienziati incappati anche loro - molti di loro - nel desiderio di una gratificante visibilità mai avuta prima. 

Dopo Matilda De Angelia è stato il turno di Elodie di esibirsi al fianco dei due conduttori. Bella, sensuale, intrigante, con spacco d’ordinanza modello Belén e anche una bella voce, nella notte ha voluto raccontare la sua vita difficile di ragazza di borgata, senza nulla o quasi. “Non avevo l’acqua calda e non arrivavo alla fine del mese, ma non ho mai smesso di sognare”. E di un altro sogno ha parlato Alex Schwarzer, il marciatore coinvolto in una oscura vicenda dolosa di doping che si è visto restituire da un tribunale la sua dignità di atleta ma che ora se la vuole anche riconquistare in pista. “Vorrei che mia figlia mi vedesse gareggiare”.

 Il virus comunque il suo palcoscenico se l’è conquistato. Nonostante i distanziamenti, le regole di sicurezza seguite alla lettera, i guanti, le mascherine e tutto il necessario, dallo staff di Irama è piombata la notizia che c’è un positivo. Il cantante dovrebbe lasciare il Festival e mettersi in quarantena, ma in accordo con tutti gli altri partecipanti e le case discografiche, Amadeus mediatore, viene riammesso alla gara con la riproposizione del filmato della prova generale. Certo se dovesse vincere un po’ di polemica è prevedibile ci sarà. Tanto più che nel cuore della notte le votazioni l’hanno portato al secondo posto subito dopo Ermal Meta. Nella classifica generale Annalisa lo ha spinto al terzo posto sempre dopo Ermal Meta. Ma sempre podio è.

*MARCELLA CIARNELLI (Romana di ritorno, napoletana per sempre. Giornalista per passione sempre all’Unità. Una vita a seguire le istituzioni più alte fino al Quirinale senza perdere la curiosità per ogni altro avvenimento. Tante passioni: il cinema, il teatro, i libri, gli animali, il mare, i viaggi, la cucina, gli umani nelle loro manifestazioni più diverse…e la squadra del Napoli)

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