Più libri più liberi - Day 1) La testa fra la Nuvola

di LUIGI EPOMICENO*


Devo sbrigarmi.

La Nuvola (di Fuksas) non è lontana ma neanche vicina. Da casa ci vorrà almeno un’ora per arrivarci. E il parcheggio? Porca mi… il parcheggio. Oggi è sabato. Chissà!

Arrivato.

Nel dubbio parcheggiato a un chilometro di distanza. Non si sa mai.

Accidenti che fila. Green Pass pronto.

Scansione 1. Non va.

Scansione 2, nemmeno.

Il cellulare dell’addetto non riesce a mettere a fuoco.

Ci riproviamo. Verde! Green! Si entra.

Ore 9:50.

Ho fatto i compiti a casa e mi sono letto i programmi di ogni giorno.

Il Ministro Franceschini dà l’avvio alla rassegna tagliando il nastro rosso.

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(Taglio del nastro rosso a PLPL con il Ministro Franceschini e il Sindaco di Roma Gualtieri  foto di Luigi Epomiceno)


Si parte.

Inaugurazione alle 10:30 a cura di Spazio RAI e simultaneamente Storie straordinarie di cambiamento climatico.

Mi devo sdoppiare, ma ce la farò. Non posso mancare agli appuntamenti.


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(A sinistra Antonello Pasini con Francesca Buoninconti a destra   foto di Luigi Epomiceno)


Tocca a Francesca Buoninconti e Antonello Pasini. Lei naturalista:  “Senza confini” (il suo ultimo libro, edito da Codice Edizioni) racconta le meraviglie degli animali migratori. Lui, esperto di Fisica del Clima (lavora presso il CNR ed è docente all’Università di Roma Tre), illustra “L’Equazione dei disastri” (Codice Edizioni) e delle colpe non della Natura ma dell’Uomo.

Purtroppo devo correre. L’appuntamento dell’inaugurazione non è ancora finito. Parla il Sindaco di Varsavia. Come mai lui? Mi domando.

Manco da Varsavia dal 2007. Mi ricordo un pranzo con l’arcinoto Jaruzelski che ci raccontava delle sue avventure e di Solidarnosc in un magnifico hotel centrale . Naso e gote rosse. Faceva freddo, era gennaio.

Si parla del futuro delle città e dell’alternanza di forze centripete e centrifughe, di aggregazione, di nuove sfide e di unione.

Potrò mai mancare alla presentazione del libro di Pascal Janovjak, “Lo Zoo di Roma (Edizioni Casagrande)? Devo davvero volare.

Ma io lo Zoo di Roma lo conosco, eccome!

Mi siedo. Ascolto. Prendo appunti.

Dovrò calmarmi. Forse i Mudra mi possono essere utili. Ma in questo mondo? Certamente sì a sentire Selene Calloni Williams parlare di “Mudra e meditazioni per viaggiare tra i mondi” (Edizioni Mediterranee).

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(foto di Luigi Epomiceno)


La sala è zeppa. Fa caldo. Un giro di applausi, e si esce.

Passo dal piano Mezzanino al Piano terra. Riconosco Vittorio Bo. Era Amministratore Delegato di Einaudi quando avevo la fissa dei loro libri. Così ben fatti, pur essendo paperback. Per non parlare delle edizioni a copertina rigida.

Lo seguo e arrivo all’ Arena Biblioteche di Roma.

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(Vittorio Bo alla presentazione dell’Arena Biblioteche di Roma   foto di Luigi Epomiceno)


Si parla dell’evoluzione di un marchio culturale e del grande investimento nell’iniziativa partita già da quando Luca Bergamo era Assessore alla Cultura di Roma Capitale. Biblioteche ovunque! Ben 40 in città, 16 nelle carceri e 52 nelle scuole, senza dimenticare le numerose sale di letture sparse per la città. Ambienti dove regna il silenzio. Una Roma diversa che non si conosce.

Ho sempre avuto un debole per i due aspetti di città laica e religiosa di Roma. Intravedo Francesco Rutelli che dovrebbe intervenire alla presentazione del libro di Marina Formica. Non mi fanno entrare. Troppe persone. Assembramento eccessivo.

Mi sposto per andare a sentire Antonio Padellaro parlare di quali sono le “7 cose di cui vergognarsi” (Edito da Paper First) come se fossero i sette vizi capitali: adulazione, massoneria, egoismo e altri.

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(Gli autori di “7 Cose di cui vergognarsi”       foto di Luigi Epomiceno)


A fare luce su tutto, ci pensa Riccardo Falcinelli con una Lectio Margistralis davvero illuminate, in cui ci avverte delle diverse ombre che creano le luci a LED e le vecchie tradizionali lampadine col filamento incandescente. Ombre nette queste, ombre approssimative quelle. In un allestimento simile a TedX, per capire le differenze, Falcinelli ci porta in un viaggio nella pittura occidentale europea dall’Umanesimo al Rinascimento e poi ai giochi di ombre della cinematografia dagli anni ’30 in poi e la differenza con i lavori orientali giapponesi. Dobbiamo pensarci quando decidiamo di cambiare le nostre lampadine. Se per Caravaggio l’ombra è delle cose, per la cultura orientale giapponese (Tanazaki docet) l’ombra è soggetto a sè.


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(Riccardo Falcinelli durante la sua Lectio Magistralis  foto di Luigi Epomiceno)


Con Giulia Caminito invece si fa luce su come costruire un personaggio. Nella Scuola del Libro in pratica si insegna a scrivere e a tradurre. Per chi vuole intraprendere una carriera di scrittore/scrittrice l’indirizzo è info@scuoladellibro.it

“A causa di problemi sulla linea elettrica” il treno di Alessandro Baricco non lo porta in tempo per la sua Lectio Magistralis su come i libri liberano. Deluso dal mancato appuntamento mi consolo, dopo 30 minuti di fila, con una birra.

Butto giù l’ultimo sorso e con quaranta minuti di anticipo mi metto in fila per assistere all’intervista di una divertentissima Chiara Valerio a una esuberante Serena Dandini. In sintesi la domanda è come fa Serena a scrivere quel che scrive, ma anche come fa Serena ad inventarsi di continuo trasmissioni di grande successo. In un mondo prevalente maschile, la satira le dà una visione diversa delle cose come se fosse un terzo occhio e la voglia di comunicare e di continuare a farlo nonostante il tempo che passa le dà la forza.



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(Serena Dandini  foto di Luigi Epomiceno)


L’essere donna poi le dà senz’altro un vantaggio.

I passaggi continui tra i diversi piani della struttura mi hanno costretto a passare tra gli stand degli espositori. Libri di ogni genere e fasce d’età. Per la fretta non mi sono fermato a lungo, ma alcuni titoli mi hanno incuriosito.

Approfondirò.

 

*LUIGI EPOMICENO (Nato nel 1957. Sono mezzo americano e mezzo italiano, pugliese di origine, forse greco di stirpe, romano di adozione, con soste prolungate a Firenze, Milano, Genova, Chicago e Londra e continue a Parigi, Marsiglia, Madrid, New York, Amsterdam, Eindhoven, Dusseldorf, Monaco di Baviera, Praga, Amburgo, Bruxelles e Lisbona. Ho girato tutta la Grecia, l’Albania, la Francia, la Spagna, la Turchia e gli USA e ho messo piede in tanti altri posti che neanche ricordo, da Seul a Iguazù, dal Canada al Marocco passando per le isole Lofoten. Ora sono in un altro mondo. Un mondo nel Mondo. Da quasi un anno e mezzo sono il Direttore Generale del Bioparco di Roma. Prima ho fatto tante altre cose. Alcune divertenti, altre meno)


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