Mission impossible, a Roma milioni e polemiche

di REDAZIONE

Produzioni cinematografiche internazionali a Roma, il ritorno. Dopo il lockdown si registra una ripresa. Nel periodo giugno-agosto le richieste all’ufficio Cinema sono state 596, in aumento rispetto alle 583 del 2019. E è stata appena concessa l'autorizzazione alla Società Lotus Production srl a utilizzare gli spazi urbani per la realizzazione del nuovo "Mission Impossible VII - Lybra", l'episodio della saga cinematografica che ha per protagonista Tom Cruise, e di nuovo in regia Christopher Mcquarrie (sue, da Instagram, le foto di scena nell'articolo).  L'arrivo della troupe e del baraccone cinematografico è stato annunciato da polemiche non ancora sopite per il parcheggio dei Tir della produzione dentro il Policlinico in pieno allarme Coronavirus.

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 Il settimo capitolo della serie prevede riprese in tutto il mondo. In Italia erano originariamente in cantiere due tappe a marzo, una a Roma e l'altra a Venezia. Poi il lockdown ha bloccato la lavorazione. Ora si riprende. 

 Secondo i dati forniti dalla produzione americana, dei circa 35 milioni di investimento in Italia oltre 18 saranno spesi a Roma: 10 milioni per il personale, 7 milioni per i servizi, 1,75 milioni per alloggi e ristorazione,  1,1 milioni per le casse dell’amministrazione pubblica (tasse, ztl, polizia municipale, nettezza urbana) e circa 800mila euro per l' affitto di locali privati.

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Le riprese saranno girate in diverse strade del centro storico, tra cui via della Tribuna Campitelli, via Corrado Ricci e i Fori imperiali. Nei primi giorni saranno interessati prevalentemente il Rione Sant’Angelo e il rione Monti. Le troupe lavoreranno tra l’altro in via Panisperna, via della Tribuna Campitelli, via Cavalletti, piazza Lovatelli, via dei Funari, via dei Serpenti, via Sant'Angelo in Pescheria, Via dei Fori Imperiali.