Incendi estivi, uno studio dell'università Bicocca: così danneggiano anche il mare

di REDAZIONE

Gli incendi estivi distruggono i boschi ma minacciano anche il mare e i suoi abitanti: lo spiega un modello matematico-statistico  elaborato dal dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra e di Economia dell’Università di Milano-Bicocca.

Lo studio (https://doi.org/10.1016/j.ecolind.2021.107923) è stato pubblicato sulla rivista Ecological Indicators (Elsevier). E' stato ricostruita la dinamica, nello spazio e nel tempo,  del rischio rappresentato dalla presenza di 16 idrocarburi policiclici aromatici (IPA) per le comunità bentoniche, vale a dire per gli organismi che vivono nei sedimenti del Mediterraneo.  

Gli organismi bentonici hanno una funzione decisiva negli ecosistemi acquatici e sono un significativo indicatore della qualità dell’ambiente marino. Sono anche una fonte di cibo per altri animali: i contaminanti che questi ultimi assimilano dai sedimenti possono essere trasferiti lungo l’intera catena trofica.

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I ricercatori hanno studiato anche le origini di questo tipo di contaminazione in mare. I risultati indicano che gli IPA nei sedimenti mediterranei provengono principalmente da fonti antropiche a causa della combustione incompleta di carbone, legna o benzina o da processi industriali. Tuttavia, possono anche essere emessi da fonti naturali come gli incendi boschivi o l’attività vulcanica, che contribuiscono alla contaminazione di fondo nell'ambiente o attraverso processi di deposizione secca o umida o attraverso le acque piovane.


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