Unteilbar, quando Berlino va in piazza e si riempie di luci

di ANNALISA MORELLI

Sfilare per le vie di Berlino suscita sempre grandi emozioni. Tutto è immenso.  Fra i palazzi ricostruiti sbucano cupole, grandi monumenti, campanili, enormi colonne e altrettanto simboliche antenne…


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Ma la "Demo", il corteo di ieri, è stata un vero e proprio urlo di liberazione: dalla Pandemia (che tornerà, ma intanto godiamoci il momento), dal Covid e dalle segregazioni in casa, dalla paura e dalla noia. La manifestazione Unteilbar - indivisibili - ha portato sul lungo tragitto, da vari punti di riunione, più di 25.000 persone.  Tutte le associazioni affratellate:  da quelle per l’emergenza abitativa a quelle contro la guerra, da quelle per una sanità per tutti a quelle per la scuola, da quelle contro il razzismo a quelle contro l‘emarginazione, da quelle femministe a quelle per l’integrazione, a quelle sul clima…


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Tantissimi giovani. Lo slogan era "Una società giusta e solidale“: un corteo infinito. E il rispetto delle regole AHA (distanza e mascherine), controllate con tranquilla fermezza dai ragazzi del servizio d‘ordine, ne ha forzatamente allungato i tempi.


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Infiniti anche i colori, un corteo vivace al quale hanno partecipato alcune forze istituzionali: DGB, SPD, Die Linke,  a Berlino si vota il 26 settembre. E l'italiana ANPI - per non farsi mancare nulla e per accorciare il percorso - si è data appuntamento al "Check Point Charlie". I "vecchietti" abbiamo così rispolverato bandiera e fazzoletti tricolori. Strada facendo abbiamo incontrato altre Associazioni italiane, ed è sempre una bella sorpresa.


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E ora, tutti a testa in su.

Da ieri, come ogni anno tranne il 2020, si è rinnovato il Festival delle Luci.


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Su molti palazzi, chiese e monumenti vengono nottetempo proiettate e movimentate immagini che creano un ambiente magico di colori sospesi nell’aria. Così le architetture cittadine cambiano letteralmente volto.