Pini di Roma, nuova petizione-appello contro gli abbattimenti

di REDAZIONE

Tempi grami per i Pini di Roma, cantati in musica da Ottorino Respighi e protagonisti sentimentali del paesaggio capitolino. Tra scarsa manutenzione da parte del Comune, colpi del maltempo e assalto della cocciniglia il patrimonio verde della città continua ad assottigliarsi. Un processo  materialmente visibile in questi mesi, quando la eliminazione delle piante malmesse si è fatta sistematica, provocando proteste a raffica.

Già l'estate scorsa una trentina di associazioni ambientaliste - tra loro Italia Nostra, Cittadinanza Attiva e Amici dei Pini di Roma ( https://amicideipinidiroma.blogspot.com/) - avevano rivolto un appello alle istituzioni, comune, regione e governo, perchè pianificassero la salvaguardia degli alberi,  autorizzando l'abbattimento solo come ultima (e solo se motivatissima) soluzione. L'allarme - in quel caso dovuto all'infestazione  della cocciniglia -  riguardava particolarmente Mostacciano, Casalpalocco, Eur, Garbatella, Corso Trieste, Saxa Rubra. Ma anche Villa Borghese, villa Pamphilj, villa Ada, il Gianicolo, l'Appia e  Ostia Antica.
  
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Pochi mesi dopo, ecco il Comitato "Salviamo i pini di via Appia Nuova" lanciare una nuova petizione alla assessora romana alle politiche del verde Laura Fiorini, agli amministratori di circoscrizione e alla Sovrintendenza ai Beni culturali. In questo caso al centro della protesta sono appunto i pini dell'Appia nuova. 
 
"Ogni albero é da proteggere sempre - contestano i cittadini - ma i pini di Roma sono un patrimonio inestimabile che deve essere salvaguardato con prioritá altissima, perché sono da secoli  parte fondamentale del paesaggio, dell'ecosistema e dell'identitá della cittá. Gli alberi grandi, inoltre, assorbono sostanze nocive e ne rilasciano di pulite, e abbassano la temperatura d'estate, grazie all'ombra e all'umiditá che emettono. Esistono tecniche di arboricoltura e di ingegneria che permettono la serena permanenza dei pini sulle strade anche trafficate, garantendone la perfetta percorribilità anche dopo molti anni".

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(Ottorino Respighi)

Invece su via Appia Nuova, tra San Giovanni e Colli Albani, sono già stati abbattuti più di sessanta alberi su un totale di circa 170. Sono rimaste conficcate in terra 47 ceppaie a ingombrare i 500 metri che separano piazza dei Re di Roma dal Ponte Lungo. E il comune di Roma ha già deciso di tagliare altri 38 alberi.  Così avviene anche in altre zone della città. E ancora una volta l'oggetto del contendere non è la necessità comprovata di singoli tagli quanto l'uso generalizzato della soluzione più semplice e più dannosa: eliminare il problema, come si usa dire, alla radice.


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