L'orso e la formica online, un racconto fra scienza e fantasia

di REDAZIONE 

Passione e ricerca, emotività e sperimentazione.  E la scienza che entra denrto i panorami più suggestivi di un grande Parco nazionale. Ha preso vita sul web "L'orso e la formica",  il primo progetto multimediale italiano dedicato all'orso marsicano (il portale:  www.orsoeformica.it). 

L’Orso e l’Appennino sono in tandem il fulcro dell'operazione comunicativa, che si rivolge agli esperti ma anche al pubblico generale, alle platee scolastiche come agli amanti della wilderness. Incubata per quasi un lustro, cresciuta lontano dai riflettori, l'idea è ora in movimento, e promette di dare vita a strumenti di conoscenza innovativi e ricchi di fascino. Alle spalle ci sono gli anni di  lavoro sul campo e di ricerca, di produzione e di raccolta dei materiali fotografici, video, illustrativi, testuali. Un mining il cui cuore sono la ricercatrice Elisabetta Tosoni e i fotografi e documentaristi Bruno D’Amicis e Umberto Esposito, sponsorizzati dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e sostenuti dalla Associazione Obiettivo Mediterraneo.

Foto orso e formicajpg

(foto archivio Pnalm)

Tra il giorno in cui un cucciolo d’orso viene concepito e la sua nascita trascorrono circa otto mesi. Ed è in questo stesso arco di tempo che si svolgerà il percorso esperienziale di "L’Orso e la Formica". Ogni due settimane, seguendo il ritmo delle stagioni, degli orsi come degli uomini, verranno aggiunti contenuti nuovi. L'utente avrà la possibilità di “immergersi” nella vita di orsi reali osservando, leggendo ed ascoltando non solo le loro storie ma anche racconti personali di varie fonti.

"L'Orso e la Formica" spiega dunque per narrazioni testuali e in immagini la fisiologia, la biologia, il comportamento dei plantigradi e il rischio ambientale al quale sono sottoposti; nello stesso tempo prova a a far risuonare l'alone fantastico che nel corso dei secoli si è stratificato  in miti e leggende intorno all' animale. Dalla miscela fra concretezza e immaginazione i promotori sperano che nasca una più forte attenzione pubblica intorno alle questioni ambientali e al sistema dei Parchi.

 Il direttore del Pnalm, Luciano Sammarone, è ovviamente "felice". Continua in questo modo il cammino - dice - per consentire "a un pubblico sempre più vasto di acquisire la consapevolezza di quanto importante sia tutelare l'orso insieme al suo ambiente”.


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