La vallata di Stilo: cascate, religione e archeologia

foto e testo di PAOLO VELTRI*

Stilo è un antico borgo situato tra le Serre vibonesi e lo Jonio, in provincia di Reggio Calabria. In origine accoglieva eremiti e monaci basiliani che abitarono le grotte circostanti.  Offre piacevoli suggestioni durante le passeggiate nel centro storico con il suo labirinto di vicoli. E ha un vero gioiello di arte bizantina, la Cattolica, una chiesa e il suo parco sulla vallata dello Stilaro (prende il nome dal torrente che l’attraversa), che attrae ogni anno visitatori da tutto il mondo.

Costruita nel X secolo interamente in mattoni, con tre absidi e cinque cupolette dai tamburi cilindrici, la Cattolica ricorda nell'assetto certi edifici sacri del Peloponneso, dell’Armenia e dell’Anatolia. Tipicamente bizantina è la sua forma a croce greca inscritta in un quadrato,con all’interno quattro colonne di differenti marmi e con capitelli rovesciati. Ad accrescere ulteriormente il fascino della costruzione le tracce di affreschi sbiaditi, nelle tre absidi e alle pareti, di età diverse.


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Da ammirare a Stilo c'è anche un castello, eretto da Ruggero il Normanno nella seconda metà dell' XI secolo per meglio dominare la sua città irrequieta. La visita del borgo è un tour tra luoghi simbolo: Piazza Mercato, Porta Reale, il Corso e i palazzi borghesi con portali e balconi barocchi. Qui è nato Tommaso Campanella, il filosofo sostenitore di una riforma religiosa e dell’instaurazione di una forma di governo repubblicano fondata su principi filosofici. Le idee di Campanella esprimevano anche l'aspirazione a un rinnovamento sociale e alla reazione all'oppressione spagnola e alla disciplina ecclesiastica. Dal centro del paese, con una breve passeggiata panoramica, si raggiunge la Grotta della Madonna pastorella, arroccata sul monte Consolino, all’interno di una caverna creata dai monaci basiliani. Oggi nella grotta c’è un piccolo altare sovrastato da una tela che raffigura appunto la Madonna pastorella.


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Bivongi, vicino a Stilo, offre da visitare il Monastero ortodosso di San Giovanni Theristis:  risale al 1100 l'imponente basilica bizantino-normanna dell'antico monastero, costruita per volontà di Ruggiero I. A Bivongi si trova anche la celebre cascata del Marmarico (con laghetto) considerata la più imponente dell’appennino meridionale, una delle mete preferite dagli escursionisti nel mese di agosto. Si può raggiungere dal paesino nel primo tratto con un fuoristrada in 20 minuti (esistono dei servizi di trasporto turistici). Si prosegue per il secondo tratto a piedi per 20 minuti camminando lungo il percorso del Folea.

Ancora nella vallata di Stilo è da visitare il paesino di Pazzano, noto per la sua tradizione mineraria e ferriera. Sfruttate fin dai tempi dei greci e dei romani, le miniere raggiunsero l’apice del loro sfruttamento tra il Settecento e l’Ottocento. In quel periodo si sviluppò il polo siderurgico di Mongiana, un grande complesso che comprendeva tutte le fasi di lavorazione del minerale, dall’estrazione alla raffinazione e alla produzione di binari per le ferrovie o fucili e cannoni.

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Oggi a Pazzano si visita la Fontana dei Minatori e è aperto un suggestivo Museo delle Reali Ferriere. Nel territorio del comune si trova l’eremo di S. Maria della Stella: per raggiungerlo bisogna percorrere un tratto della ex strada statale che dal paese porta a Serra San Bruno, e poi a una sommità dove si apre un incantevole paesaggio che domina il litorale jonico da Soverato a Roccella.

A Monasterace Marina infine c’è il parco dell’Antica Kaulon che risale all’epoca magnogreca e in cui è tornato visitabile il mosaico pavimentale detto dei draghi e dei delfini: un’area archeologica suggestiva situata in fronte allo Jonio e un’eccezionale testimonianza magnogreca del IV secolo avanti Cristo, collocata nelle Terme ellenistiche della polis. Da visitare è anche l’Antiquarium nazionale, poco distante dall’area archeologica, raggiungibile a piedi e ricco di pregevoli reperti.


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Un laboratorio archeologico, il sito di Kaulon, coordinato dalla Soprintendenza archeologica in cui più università si sono confrontate, dalla Normale di Pisa alla tedesca Johannes Gutenberg di Mainz. Gli scavi hanno dato risultati straordinari e hanno in parte riscritto la storia della colonia.

 

*PAOLO VELTRI (Giornalista pubblicista, laureato in Relazioni internazionali all'Università della Calabria, si occupa, attraverso riviste, testate giornalistiche e una trasmissione radiofonica, di temi culturali e problemi legati allo sviluppo sociale ed economico della Calabria. Collaboratore di Bottega editoriale in qualità di addetto alle comunicazioni media al Salone internazionale del libro a Torino nel 2014 e 2016, presso Lingotto Fiere. Ha ricoperto il ruolo di addetto marketing e comunicazione per il progetto "Villa Rendano" a Cosenza. Dal 2016 è addetto stampa del Festival leggere&scrivere, organizzato dal Sistema bibliotecario di Vibo Valentia. Da gennaio 2017 è consulente autonomo nell'ambito della comunicazione istituzionale)


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