La faggeta vetusta, un patrimonio dell'Unesco

di GABRIELLA DI LELLIO*

La decisione di inserire le faggete vetuste del Parco fu presa i primi di luglio del 2017 a Cracovia durante i lavori della Commissione per il Patrimonio mondiale dell’UNESCO, estendendo il riconoscimento già attribuito alle faggete dei Carpazi a quelle di altri paesi europei tra cui l’Italia.

Ciò avvenne grazie ad uno studio svolto nei tre anni precedenti dai professori Gianluca Piovesan e Andrea Di Filippo dall’Università della Tuscia, coordinato dal Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise. 



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Le faggete del Parco sono quelle di Val Cervara a Villavallelonga, Moricento a Lecce dei Marsi, Coppo del Morto e Coppo del Principe a Pescasseroli e Cacciagrande a Opi. 




All’interno delle faggete, oltre agli orsi, si trovano picchi, pipistrelli, martore, gatti selvatici, gufi e lupi oltre a funghi e muschi che ricoprono i tronchi caduti. Qui ci sono faggi che raggiungono anche i 560 anni di età, non solo i più vecchi d’Europa, ma anche i più antichi di tutto l’emisfero nord.


*GABRIELLA DI LELLIO (Sono aquilana e sorella minore di nascita. Mi sento ottimamente a Roma e meno a L' Aquila dal terremoto del 2009. Ho insegnato lingua e letteratura inglese nel Liceo Scientifico della mia città. Sono maestra di sci perché amante della montagna e della neve. Mi piace la fotografia analogica in bianco e nero, che ho ripreso a fare dopo trent'anni e a cui intendo dedicare il mio tempo. Sono cresciuta nella FGCI e nel PCI fino alla “deriva occhettiana")