Ecco il Festival dantesco, per sette giorni pillole biografiche e interpretazioni "eversive"

di REDAZIONE

Torna da domani sabato 2 aprile, fino al 9,  il Festival Dantesco Nazionale, un evento (ideato molto prima del settecentenario) che celebra ormai la dodicesima edizione. La direzione artistica è di Paolo Pasquini e Agnese Ciaffei, è prodotto dall’associazione culturale Xenia, fondata nel 2005 dallo stesso Pasquini e da Teresa Rizzo. Il Festival fu lanciato nel 2010 come Concorso per giovani interpreti della Divina Commedia al Teatro Ghione di Roma. L’anno dopo il  MIUR e la RAI ne ospitarono una presentazione durante la giornata inaugurale dell'anno scolastico al Quirinale,  grazie alla Società Dante Alighieri che da allora è il principale patrocinatore dell'evento.






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Tutto nacque dal desiderio di alcuni artisti appassionati di portare sulle scene la Commedia  prima rivolgendosi a giovani interpreti delle scuole romane (in primis i licei Morgagni e Tasso) e toscane,  poi con una ramificazione nazionale crescente e una serie di sperimentazioni.  Oltre alle edizioni nazionali - a oggi - si sono già tenute cinque edizioni regionali e, l'anno scorso, un Festival dantesco universitario. Nel complesso hanno dato voce direttamente o indirettamente alle rappresentazioni dantesche oltre 10.000  partecipanti. Nell'elenco Roma, che resta la casa madre, ma anche Firenze, Trieste, Bolzano e Trento, Bassano del Grappa, Treviso, Pavia, Saronno, Ravenna, Rovereto, Milano, Novi Ligure, Fermo, Prato, Firenze, Siena, Grosseto, Assisi, Avezzano, Roma, Bevagna, Sassari, Napoli, Campobasso, Bari, Brindisi, Foggia, Matera, Cosenza, Palermo, Siracusa.




La dodicesima edizione conserverà le caratteristiche di un incontro fra il Sommo poeta e le arti performative. Ogni giorno saranno presentate da varie sedi pillole bibliografiche, rubriche social, conversazioni con artisti e studiosi. Infine,  il tradizionale Concorso under 20 che coinvolge tante scuole d’Italia. Il tema quest’anno è “Alta Fantasia” (dai celebri versi del Paradiso: A l’alta fantasia qui mancò possa; / ma già volgeva il mio disio e ’l velle, / sì come rota ch’igualmente è mossa, /l’amor che move il sole e l’altre stelle”). 

Gli organizzatori propongono e favoriscono contaminazioni, riscritture e approcci “laterali” ed “eversivi” rispetto all’opera dantesca. Cosa c’è in palio? La possibilità, per chi sogna il palcoscenico, di esibirsi davanti a una Giuria di attori, registi e personalità del mondo accademico e culturale, che assegneranno i Premi assoluti per ognuna delle sezioni: video ma anche - novità di quest'anno - foto e meme. Ci sono pure alcuni premi speciali. Il più significativo, denominato Articolo 27, andrà all’opera che meglio esplorerà il tema  : “Inferno e carcere: vendetta o rieducazione?”.


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