Cop 26 di Glasgow. I giovani e la crisi climatica, Pianeta A e Pianeta B / giorno 5

di REDAZIONE

Dopo il G20 di Roma, continua a Glasgow la Cop 26, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici. Sono quasi trent'anni ormai che l'Onu riunisce la gran parte dei paesi del globo in vertici mondiali sul clima – le COP appunto, alias ” Conferenza delle Parti”.


Leggi IL REPORTAGE di ANTONIO CIANCIULLO



Il quinto giorno degli incontri di Glasgow era dedicato ai giovani. E i Fridays for Future guidati da Greta Thunberg e Vanessa Nakate hanno portato la protesta e fatto sentire la loro voce al Kelvingrove Park di Glasgow. Migliaia di persone, con in testa al corteo ragazzi delle popolazioni dell’Amazzonia, hanno contestato la lentezza dei negoziati sul clima come un "bla bla bla", un "fallimento" che fa deviare l'umanità dalla necessità di difendere subito l'unico pianeta che abbiamo, il Pianeta A.    





Glasgow arriva a un lustro di distanza dalla Cop21, che si tenne a Parigi nel 2015 e fu una svolta: gli stati del mondo misero a punto infatti un accordo per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi, con politiche nazionali ad hoc (i Piani di riduzione delle emissioni) e relativi impegni economici.

Foglieviaggi non ha una propria presenza alla Cop26 ma rilancia i servizi di Antonio Cianciullo, firma storica del giornalismo italiano che si occupa di ambiente, presente a Cop26 per conto della rete "Italy for climate". I racconti di Cianciullo, sul sito citato, sono arricchiti dal resoconto tecnico dei negoziati a cura di Toni Federico, Direttore del Comitato scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile presieduta da Edo Ronchi.




clicca qui per mettere un like sulla nostra pagina Facebook
clicca qui per rilanciare i nostri racconti su Twitter
clicca qui per consultarci su Linkedin
clicca qui per guardarci su Instagram
clicca qui per iscriverti alla Newsletter