Capitale italiana della cultura - VERBANIA / il progetto


di VITTORIO RAGONE*


La chiave della candidatura di Verbania a Capitale della cultura sta tutta nel calembour che dà il titolo al dossier: "La cultura riflette".  La cultura, come le onde del grande lago Maggiore, fa da specchio  ai paesini e ai mirabolanti giardini, alle montagne e alla wilderness, alle ville d'antan e ai Paesaggi celebrati nel nome del museo cittadino di Palazzo Viani Dugnani.

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IL DOSSIER INTEGRALE DI VERBANIA

Lo stesso Teatro il Maggiore la cui forma - quattro grandi massi a semicerchio - viene mutuata nel logo del dossier Verbania (le pietre sono sdraiate su un pentagramma stilizzato) si riflette nell'acqua, che qui è tradizione e economia, forza fisica e garbo estetico, tessuto connettivo della vita quotidiana e della ricchezza attraverso il commercio, il turismo e le imprese.


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Su questa immagine chiave il dossier di Verbania appoggia una vetrina di beni culturali e ambientali di tutto rispetto, per un piccolo paesino di lago. Il posto d'onore ovviamente è riservato ai viaggiatori illustri che trovarono ritiro sulle sponde del lago fra l'Ottocento e il Novecento. Vite celebri che si affacciavano sulle acque da alberghi di pregio e ville meravigliose, elencate e documentate nei loro pregi una a una:  Villa Taranto, Villa San Remigio, Villa Giulia, Villa Maioni, le ville delle isole Borromee solo per citare la top five. 

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Ma poi c'è la varietà del paesaggio - dai campi di neve alle barche a vela -; le radici storiche, dagli antichi casati fino all'eroismo resistenziale;  la ricerca idrologica e le industrie, che hanno conosciuto i fasti della Branca e della Rhodiatoce (arrivò a contare fino a cinquemila dipendenti); il turismo - un milione di presenze nel 2018, picchi di tre milioni nell'ultimo decennio - ora aggredito come ovunque dalla piaga del Covid.

Questo complesso di risorse gli amministratori scrivono di volere rinnovare e rilanciare "per uscire dalla marginalità" grazie  alla luce del palcoscenico della Capitale. Compensano la piccola scala delle dimensioni comunali con il glamour dei due secoli d'oro e con quella che definiscono la capacità di "costante trasformazione" che Verbania ha dimostrato, muovendosi elasticamente "tra territorio e comunità, fra sviluppo e identità, fra confini e aperture, fra passaggi e permanenze, fra paesaggi intimi e grandiose visioni".  Per fare di Verbania "il Paradiso", parola della sindaca Marchionini.

*VITTORIO RAGONE (ha fondato foglieviaggi. Nato a Castellammare di Stabia nel 1955, ha lavorato prima all'Unità poi a Repubblica. Ama il trekking e l'opera, lo appassionano le nuove tecnologie e la fantascienza. Tifa Juve Stabia e Napoli, in sequenza)

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