Capitale italiana della cultura - ANCONA / Il mare e Vanvitelli nella città-frontiera

di MARIA PIA BACCHIELLI*

C’è il porto, ovviamente. L’unico ad alto fondale del medio Adriatico. Ne fecero il loro approdo gli antichi greci che, risalendo le coste dalmate, puntavano la prua dritta sul Conero, visibile fin dall’altra sponda. Traiano ne fece il punto di partenza per le sue coorti lanciate alla conquista della Dacia. 

Da qui partì anche San Francesco verso la Terra Santa e una crociata che lasciò ad Ancona un Papa morente. Ma di questo farsi mare e avventura è la settecentesca Mole Vanvitelliana ad essere oggi il simbolo per eccellenza. A pianta pentagonale, zattera che sembra voler prendere il largo, la struttura è stata deposito merci, ospedale militare, fortificazione, fornace, raffineria di zucchero, deposito tabacchi subendo poi un indecoroso abbandono: la città ha rinunciato ad ogni destinazione degna fino al 1997, quando il Comune ne ha acquisito la proprietà.

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Quindi il recupero, attento ed accurato, di questa isola-palafitta per la quale Vanvitelli, lo stesso che poi progettò la reggia di Caserta, ha voluto maestranze veneziane, diventando così essa stessa una piccola città lagunare. Oggi, con i suoi 22 mila metri quadri e 7 mila spazi espositivi, è il centro dell’attività culturale di Ancona. 

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A sovrastarla dalle mura, il cavallo rosso di Mimmo Paladino portato via mare, in barca, da un artigiano. Fra i pescherecci si erge come un esule che ha trovato l’approdo. Lo affianca l’opera “Sbarco” di Velasco Vitali, una barca rovesciata in bronzo e alluminio, all’interno della Corte, che sembra indecisa se farsi casa o viaggio. 

Simboli forti per la città frontiera. Il quartiere che fronteggia la struttura, con il 30% dei residenti di origine straniera, è il più multietnico del capoluogo.


*MARIA PIA BACCHIELLI (Nata ad Ancona, dove vive. Laureata in Filosofia, è giornalista professionista. Ha lavorato per radio, tv e programmi Rai. Come redattore della sede centrale del Corriere Adriatico si è occupata soprattutto di cronaca. E’ appassionata di fotografia, arte e tradizioni popolari. Altra passione i viaggi, preferibilmente nei luoghi più impervi)

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