Anno dantesco, tre mostre a Ravenna

di REDAZIONE

Tre mostre riunite sotto il logo "Dante. Gli occhi e la mente" e un progetto speciale in collaborazione con gli Uffizi vengono proposti dal Comune di Ravenna e dal MAR, il museo d'arte della città, nell'ambito delle manifestazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo poeta.

La prima esposizione, a cura di Benedetto Gugliotta, è stata inaugurata lo scorso settembre alla Biblioteca Classense e si intitola "Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Seicentenario della morte di Dante". Ricostruisce le celebrazioni di cent'anni fa, che furono inaugurate da Benedetto Croce ministro. Contiene libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d'arte, oltre al manifesto del sesto centenario e i sacchi contenenti foglie di alloro che Gabriele d’Annunzio donò alla Tomba di Dante e che furono decorati da Adolfo De Carolis.

Dal prossimo 6 marzo e fino al 14 luglio, invece, la chiesa camaldolese di San Romualdo accoglierà la seconda esibizione, "Le Arti al tempo dell’esilio",  a cura di Massimo Medica. La mostra torna appunto sulle tappe dell’esilio del poeta, attraverso una selezione di opere dei più importanti artisti del tempo di Dante concesse da musei italiani e internazionali. La scultura in bronzo dorato di Bonifacio VIII opera di Manno Bandini, data in prestito dal Museo civico medievale di Bologna, apre il percorso. Su Firenze ci sono quattro opere di Giotto e Cimabue. Poi Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio, Giovanni e Giuliano da Rimini e anche capolavori dell’oreficeria e della miniatura, tra i quali una Bibbia concessa dall’Escorial.

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La terza mostra, "Un’epopea pop", a cura di Giuseppe Antonelli, si svolgerà al Museo d’Arte di Ravenna a partire dal settembre 2021. Mostrerà la fortuna popolare della figura di Dante  attraverso i secoli e i generi espressivi. Il racconto raccoglierà  testimonianze letterarie, grafiche e artistiche, fotografiche e cinematografiche, musicali e commerciali con centinaia di oggetti, dai manoscritti del Trecento fino agli articoli di merchandising. Intrecciato alla mostra,  un percorso d’arte contemporanea, a cura di Giorgia Salerno, proporrà con voce fuori campo opere di artisti contemporanei che risuonano con temi danteschi quali le anime, la figura femminile, il sogno, il viaggio e la luce. In mostra artisti e artiste, fra gli altri Richard Long, Kiki Smith, Rä di Martino, Elisa Montessori, Tracey Emin, Robert Rauschenberg, Gilberto Zorio.

Con la Galleria degli Uffizi, infine,  il comune di Ravenna ha avviato una collaborazione pluriennale ed è da essa che prende vita il progetto “Dante nell’arte dell’Ottocento. Un’esposizione degli Uffizi a Ravenna”. La Galleria fiorentina ha concesso in prestito un nucleo di opere d’arte ottocentesche per gli spazi di Casa Dante di Ravenna. Ad aprire la sequenza è l’olio di Annibale Gatti raffigurante “Dante in esilio”, già in mostra nei chiostri francescani limitrofi alla tomba di Dante, dove resterà  sino a settembre ’21. 

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