Alla scoperta di Viareggio mentre sfila il Carnevale

di FRANCO DE FELICE* 

(foto da Pixabay)


Una volta a Viareggio per il Carnevale, approfittate per scoprirla.

Innanzi tutto consigliamo una visita alla Darsena, di fatto un’altra città che ospita il principale polo nautico d’Italia, dove si costruiscono barche a vela e super yacht da sogno e rinomati in tutto il mondo.

A proposito: i carri del Carnevale di Viareggio come li conosciamo oggi non sarebbero nati, non si sarebbero evoluti senza la presenza dei cantieri: i movimenti dei vari personaggi rappresentati devono tutto alle manovre, fisse e correnti, delle barche a vela costruite in Darsena. 

Una visita merita Villa Borbone, una splendida residenza nobiliare situata nella Pineta di Ponente. Commissionata dalla duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone, fu edificata, a partire dal 1821, su progetto dell’architetto Lorenzo Nottolini. Vi consigliamo la visita per ammirare il parco, la cappella e la struttura della villa. 


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(Viareggio, il lago)


Un altro palazzo storico che merita è villa Paolina, appartenuto a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. A visitarla oggi non si riesce a immaginarlo, ma originariamente fu costruita nel 1822 in riva al mare davanti al luogo (oggi piazza Shelley) dove, secondo la leggenda, il mare restituì il corpo del poeta Percy Bysshe Shelley, morto a Viareggio quello stesso anno a seguito di un naufragio. Paolina amava molto le sue poesie.

Dopo i restauri è stata riaperta e ospita i “Civici musei di Villa Paolina” e la pinacoteca di arte contemporanea. 

Terzo palazzo da mettere nell’elenco la GAMC, la Galleria Comunale di Arte Moderna allestita nello storico Palazzo delle Muse. La collezione attualmente si compone di oltre 3000 opere di circa 750 artisti protagonisti dell’arte del XX secolo. La CAMC possiede la più importante raccolta pubblica di opere di Lorenzo Viani, originale esponente dell’Espressionismo europeo. 

Se amate la musica lirica, a Torre del Lago c’è la villa di Giacomo Puccini che si affaccia sul lago di Massaciuccoli, e a poca distanza il nuovo teatro all’aperto dedicato al Maestro, dove ogni anno si tiene il Festival che porta il suo nome. 

Dove mangiare a Viareggio? Inutile indicare qualche nome di ristorante. Al di sotto del buono e anche buonissimo è difficile trovare.

 

 

 *FRANCO DE FELICE  (Del 1949, nativo sambenedettese e con la passione del mare. Studi classici, ingegnere meccanico mancato per colpa del giornalismo. Ho cominciato nel 1975 con l’Unità, da San Benedetto del Tronto ad Ancona, a Bologna a Roma. Ho lasciato l’Unità nel dicembre del 1988 per la Rai, ricominciando di fatto lo stesso percorso, da Ancona a Bologna, poi a Firenze, dove per dodici anni sono stato a capo della redazione toscana. La mia residenza è ancora in provincia di Firenze, ma il cuore è rimasto a San Benedetto del Tronto)
 


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