Abruzzo ospitale, 40 profughi ucraini nell'Oasi di Penne

di REDAZIONE

Anche l’Abruzzo esprime la sua solidarietà al popolo ucraino. Quaranta profughi saranno accolti nel Centro di Accoglienza Straordinaria dell’Oasi WWF di Penne, donne e bambini con alcuni uomini adulti in fuga dall’assurda guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina. I bambini tornano a giocare e sorridere cercando di riacquistare fiducia grazie alla tranquillità che il luogo offre ai nuovi residenti temporanei. “In uno dei 4 edifici che oggi ospitano il Centro Educazione Ambientale” osserva Fernando Di Fabrizio, Direttore dell’Oasi “i tedeschi avevano stabilito un loro comando mentre nelle masserie che confinavano con la collina fino al 1945 oltre duecento sfollati provenienti da Penne e da Pescara erano stati accolti dai residenti: l’ospitalità dei cittadini di Penne torna oggi a manifestarsi con l’accoglienza dei profughi di guerra".

La macchina della solidarietà si è  messa in moto.  Ci si organizza per offrire a adulti e bambini visite guidate nel sistema regionale delle Oasi. Giornate di “natura e cultura” per le famiglie che risiedono nel Centro di Penne e nelle vicine Oasi WWF e riserve naturali regionali di Atri, Anversa degli Abruzzi e Serranella. Gli altri comuni che ospitano Oasi nella regione si affiancheranno quindi al Comune di Penne per offrire un’esperienza naturalistica e culturale che potrà rendere più piacevole questo periodo così difficile ai bambini, ma anche agli adulti che sicuramente potranno apprezzare le bellezze ambientali e artistiche della Regione dei Parchi.

(fonte WWF)


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