Abruzzo, l'allarme del Parco: cibo facile e curiosità umana, così aumentano gli animali "confidenti"

di GABRIELLA DI LELLIO* 

Lungo la strada che corre attraverso il Pnalm (Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise), non molto lontano da Pescasseroli, è ormai facile incontrare volpi a bordo strada. Il fenomeno è aumentato in maniera rilevante nel corso degli ultimi anni, e preoccupa assai l’Ente Parco, che raccomanda a turisti e visitatori di tenere comportamenti che evitino agli animali selvatici di trasformarsi in bestie "confidenti".

In alcune zone del parco alcune volpi sono ormai stanziali: sostano ai lati della strada o addirittura al centro della carreggiata non per difficoltà o per fame ma perchè sono ormai condizionate dal cibo offerto dalle persone di passaggio.


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(foto archivio Pnalm)

Il danno - spiegano i dirigenti del parco - è notevole: gli animali sono consapevoli che prima o poi qualche auto si fermerà per nutrirli, e questa aspettativa sviluppa una sorta di dipendenza che viene trasmessa ai piccoli, così che il comportamento si diffonde sempre più.  "Animali selvatici - è l'amara conclusione del Pnalm - che sono obbligati a vivere una vita non degna di essere definita selvatica. e la responsabilità è solo dell’uomo".

Oltre all'errore dei singoli visitatori, che crea in ogni caso danni gravi, il parco segnala "un altro tipo di comportamento di puro interesse personale":  il riferimento è a un post di denuncia dell’associazione Wildumbria, che racconta di aver visto un gruppo di fotografi naturalisti passare l’intera serata lungo una delle strade dove si fermano le volpi, usando fette di prosciutto come ‘attrattore olfattivo’ per un workshop fotografico. Il Pnalm ora annuncia che cercherà di contrastare "in ogni modo" comportamenti illegali e dannosi, e che saranno installati  cartelloni ad hoc.  


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(foto archivio Pnalm)


Ma il problema degli animali "confidenti" non riguarda solo le volpi: ieri si è tenuta in Prefettura una riunione che riguardava la presenza degli orsi nei centri abitati della Marsica interni o contigui all’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. All’incontro hanno preso parte il direttore del Pnalm Luciano Sammarone, autorità regionali, ministeriali e dei Comuni interessati. Sammarone ha descritto l’attività di controllo sul territorio; molto intensificata, ha spiegato, con l’utilizzo di circa 600 pattuglie di guardiaparco e carabinieri forestali per evitare danni e incidenti stradali nelle aree interessate. Il prefetto, Cinzia Torraco,  ha sollecitato un Protocollo d’Intesa che disciplini la presenza degli orsi, la sicurezza delle persone e gli interessi dei coltivatori ed allevatori.

*GABRIELLA DI LELLIO (Sono aquilana e sorella minore di nascita. Mi sento ottimamente a Roma e meno a L' Aquila dal terremoto del 2009. Ho insegnato lingua e letteratura inglese nel Liceo Scientifico della mia città. Sono maestra di sci perché amante della montagna e della neve. Mi piace la fotografia analogica in bianco e nero, che ho ripreso a fare dopo trent'anni e a cui intendo dedicare il mio tempo. Sono cresciuta nella FGCI e nel PCI fino alla “deriva occhettiana")


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